OpenAI punta alla superintelligenza: Sam Altman svela il futuro dell’intelligenza artificiale

OpenAI punta alla superintelligenza: Sam Altman svela il futuro dell’intelligenza artificiale

OpenAI è pronta a superare i confini dell’intelligenza artificiale, puntando non solo al raggiungimento dell’AGI (intelligenza artificiale generale), ma anche alla creazione di una superintelligenza.

Sam Altman, l’amministratore delegato dell’azienda, ha recentemente condiviso questa visione in un post sul blog ufficiale, delineando un futuro in cui agenti superintelligenti trasformeranno la società, accelerando la scoperta scientifica e migliorando la qualità della vita umana.

“Sappiamo come costruire l’AGI come l’abbiamo sempre immaginata”, ha dichiarato Altman, aggiungendo che OpenAI mira già oltre, verso una superintelligenza capace di ridefinire il concetto stesso di innovazione.

La superintelligenza rappresenta l’evoluzione dell’AGI, descritta come un sistema più intelligente degli esseri umani in ambiti generali. OpenAI, dalla sua fondazione, ha sempre avuto come obiettivo lo sviluppo di un’intelligenza artificiale generale che potesse essere un beneficio per tutta l’umanità.

Secondo Altman, gli agenti AI entreranno nel mondo del lavoro già nel 2025, rivoluzionando interi settori. Tuttavia, nonostante questa visione ottimistica, OpenAI deve ancora affrontare sfide significative, sia dal punto di vista tecnologico che finanziario.

Solo un mese fa, Altman aveva cercato di ridimensionare le aspettative sull’AGI, definendola meno importante di quanto generalmente si creda. Questa apparente inversione di rotta potrebbe essere legata agli accordi di esclusività con Microsoft, che includono clausole legate al raggiungimento dell’AGI.

Altman ha anche riconosciuto le difficoltà economiche di OpenAI. Nonostante il successo di ChatGPT, il piano Pro, che dovrebbe generare entrate significative, sta attualmente causando perdite.

Nel post, Altman ha inoltre riflettuto sugli eventi del novembre 2023, quando fu temporaneamente licenziato da OpenAI per essere assunto da Microsoft, per poi fare ritorno nella sua azienda. Ha definito l’intera vicenda un “grande fallimento di governance” e ha sottolineato l’importanza di ricostruire la fiducia e la credibilità dell’organizzazione.

“Garantire che l’AGI sia a beneficio di tutta l’umanità è la nostra priorità assoluta”,

ha ribadito Altman, riconfermando l’impegno di OpenAI per uno sviluppo etico e trasparente dell’intelligenza artificiale.

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